Oltre a TAN e TAEG, esiste un terzo tasso molto importante nel calcolo di un prestito: il TEG. Ma quali sono le differenze tra queste sigle?
Con l’acronimo TEG, si indica il Tasso Effettivo Globale, ovvero un parametro molto importante che indica tutti le spese che intercorrono nell’ottenimento di un prestito:
Il Tasso Effettivo Globale è calcolato secondo ciò che regolamenta la Legge 108/96 sull’usura.
Come gli altri due tassi d’interesse, anche il TEG viene espresso in percentuale e su base annua.
Dal calcolo, però, sono escluse le polizze assicurative (obbligatorie per ottenere un prestito), le imposte e le tasse applicate al credito; tali indici, al contrario, vengono inclusi dal TAEG che, difatti, indica il costo totale del finanziamento.
Il Tasso in esame è centrale per la Banca d’Italia nel calcolo della soglia massima di costo di un qualsiasi finanziamento.
Tale soglia è detta soglia antiusura, la quale viene stabilita sul dato percentuale inviato dal Ministero del Tesoro alla Banca ogni tre mesi, facendo la media dei TEG (TEGM) dei singoli finanziamenti in analisi.
Il calcolo non avviene su base annua poiché deve sempre rimanere aggiornato sui possibili cambiamenti in campo economico, anche a livello europeo.
In questa sezione del sito della Banca d’Italia puoi trovare l’attuale TEGM di riferimento.
Come si calcola il TEG?
Per il calcolo del TEG, i criteri da utilizzare hanno numeri sempre variabili quindi bisognerà consultare un’agenzia per informarsi a riguardo.
In linea generale, la formula da utilizzare è la seguente:
[interessi x (365 x 100)] : numero debitori
Alla cifra che ne risulterà si dovrà aggiungere [(oneri x 100) : accordato], dove con ‘accordato’ intendiamo la somma concessa al richiedente.