Nel momento in cui si cercano informazioni riguardanti i finanziamenti, ci si imbatte sempre nell’acronimo TAN. Ma cosa significa realmente questa parola?
Con la sigla TAN, indichiamo il Tasso Annuo Nominale ovvero un tasso d’interesse applicato sui vari finanziamenti richiedibili.
Questo interesse è un tasso puro e si applica in percentuale sulla base della somma concessa al cliente e dovrà essere da esso ripagato al finanziatore alla fine di ogni anno di finanziamento o mutuo.
Nella realtà dei fatti, invece, questa percentuale viene dilazionata e pagata in piccole parti con ogni rata, così da non incidere troppo sul conto finale.
Come abbiamo già accennato, il TAN è un interesse puro, perciò all’interno del suo calcolo non vengono inserite le spese aggiuntive come quelle d’istruttoria o di gestione della pratica.
Queste, al contrario, sono prese in considerazione con il TAEG, un secondo tasso d’interesse. Se vuoi approfondire le differenze tra TAN e TAEG, leggi questo articolo su prestiti-inpdap.com.
Il Tasso Annuo Nominale è sempre da tenere in considerazione poiché il suo valore incide sul costo finale del prestito o del mutuo.
Il suo calcolo varia sulla base della tipologia di finanziamento prescelta.
Nei finanziamenti a tasso fisso, da una parte, viene calcolato sulla base degli indici di interesse medi delle banche europee (Eurirs, Euro Internet Rate Swap) insieme allo spread (guadagno lordo della finanziaria).
Con i finanziamenti a tasso variabile, dall’altra parte, il TAN si va a calcolare sulla base di altri indici come l’Euribor (Euro Inter Bank Offered Rate), il tasso BCE (l’interesse medio della Banca Centrale Europea) e, di nuovo, lo spread.
Tutti questi indici percentuali qui sopra nominati, sono consultabili online in qualsiasi momento.
Prima di firmare il contratto definitivo per ottenere un prestito o un mutuo, è bene informarsi sui tassi d’interesse e valutare diverse offerte.
Per fare ciò, ogni finanziaria o banca elargisce al cliente il cosiddetto SECCI.
Il SECCI altro non è che un documento precontrattuale in cui vengono inserite tutte le specifiche del servizio finanziario richiesto, da consultare prima di apporre la propria firma sul contratto.
Tra le varie altre informazioni, ritroviamo anche il TAN con la sua percentuale ma anche il TAEG, oppure i costi dell’assicurazione ed altro simile.
Per legge, ogni agenzia è obbligata a rilasciare gratuitamente questo modulo, qualora venga richiesto dal cliente.
Come ultima parentesi, vediamo come il Tasso Annuo Nominale va ad incidere sulla rata mensile.
Questo si può trovare attraverso un semplice calcolo matematico.
Ad esempio, ipotizzando un TAN del 5%, come prima cosa si dovrà dividere tale numero per 12, ovvero il numero di rate in un anno.
Supponendo un debito residuo di 50mila Euro, andremo a moltiplicare questo valore con la nuova percentuale ricavata qui sopra.
Questa cifra, come ultimo passaggio, dovrà essere divisa per 100, per togliere la percentuale.
Ogni rata mensile, di conseguenza, comprenderà 210 Euro di interessi.