CRIF

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Ecco alcune informazioni riguardanti CRIF, ovvero la Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria.

Di cosa si occupa CRIF?

La Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria, meglio nota come CRIF, è una società privata nata a Bologna nel 1988 con l’intento di diventare un punto di riferimento nella gestione delle informazioni creditizie, quali, in particolare, i rischi di credito degli enti iscritti. 

CRIF si propone come obiettivo quello di aiutare le aziende e i privati nella loro gestione finanziaria e di migliorare l’accesso al credito rendendolo più sicuro e veloce. 

CRIF si inserisce nella gestione dell’EURISC, dunque del maggiore Sistema di Informazioni Creditizie – SIC – presente in Italia. 

CRIF Come funziona

A tale Sistema possono accedere le aziende ed i privati che, volontariamente, vogliono inviare i loro dati creditizi all’EURISC; da qui, poi, società come CRIF potranno consultarli e creare un database di informazioni utili al consumatore

I dati da inviare sono riferiti alla gestione dei prestiti e dei mutui delle varie agenzie o banche, ad esempio quante volte i finanziamenti sono stati rifiutati, precedenti ritardi nei pagamenti da parte dei clienti ed altro simile.

 

Si deve sottolineare che banche e finanziarie non sono obbligate ad inserire i dati in tale circuito privato; tuttavia, dovranno obbligatoriamente comunicarli al Centro di Rischio (CR) gestito dalla Banca d’Italia, a livello nazionale.

CRIF e Cattivi Pagatori

Il Tasso Annuo Nominale è sempre da tenere in considerazione poiché il suo valore incide sul costo finale del prestito o del mutuo. 

Il suo calcolo varia sulla base della tipologia di finanziamento prescelta. 

Nei finanziamenti a tasso fisso, da una parte, viene calcolato sulla base degli indici di interesse medi delle banche europee (Eurirs, Euro Internet Rate Swap) insieme allo spread (guadagno lordo della finanziaria). 

Con i finanziamenti a tasso variabile, dall’altra parte, il TAN si va a calcolare sulla base di altri indici come l’Euribor (Euro Inter Bank Offered Rate), il tasso BCE (l’interesse medio della Banca Centrale Europea) e, di nuovo, lo spread

Tutti questi indici percentuali qui sopra nominati, sono consultabili online in qualsiasi momento. 

CRIF e Cattivi Pagatori

Nel momento in cui decidiamo di richiedere un finanziamento, i nostri dati di pagatore, siano essi positivi o negativi, vengono reindirizzati al SIC, di cui sopra.

È bene sottolineare che, se non si firma la liberatoria, i dati positivi non verranno automaticamente inviati al SIC; d’altro canto, i dati negativi (ad esempio, ritardo o mancato pagamento rate) vengono dichiarati anche senza la firma di consenso del richiedente. 

 

Una banca o una finanziaria che vogliono rilasciare credito ad un cliente, possono appoggiarsi a CRIF per consultare i dati e calcolare a quale rischio di credito vanno incontro ma, soprattutto, per scoprire se il cliente in esame risulta inserito, ora o in passato, nella lista dei cattivi pagatori

 

Quando un soggetto non assolve al pagamento di una o più rate, difatti, viene inserito nella lista dei cattivi pagatori, ovvero viene indicato come soggetto non affidabile per quanto riguarda il rimborso debiti e si ritroverà ad avere alcune difficoltà nell’ottenere i successivi finanziamenti. 

 

Ad ogni modo, quando un cattivo pagatore sta per essere segnalato anche al CRIF, viene avvisato di tale fatto ed avrà a disposizione 15 giorni di tempo per sanare le sue lacune. 

Altri servizi offerti da CRIF

Oltre al servizio principale di gestione dei dati creditizi, CRIF offre sostegno ed aiuto alle aziende in vari altri modi:

  • Aiuto nella gestione dei servizi online delle agenzie e delle banche;
  • Consulto per aziende e analisi dei dati;
  • Gestione e recupero dei crediti per conto terzi;
  • Valutazioni immobiliari;
  • Aiuto nel controllo della circolazione dei dati personali e contro le frodi.

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Tasso Variabile

Tasso Variabile

I finanziamenti possono avere interessi fissi oppure variabili. Analizziamo insieme caratteristiche, vantaggi e svantaggi del tasso variabile.

Tasso Variabile: come funziona?

Con tasso variabile intendiamo una tipologia di credito in cui gli interessi non rimangono fissati sempre alla stessa percentuale ma essi variano durante il tempo del finanziamento.

In questo caso, perciò, anche le rate andranno a subire un cambiamento nel loro importo, il quale potrà essere positivo, con un loro abbassamento di costo, oppure anche negativo, qualora l’ammontare della rata si alzasse. 

Tasso Variabile - Cessione del Quinto Online

La variazione è dovuta all’andamento dell’indice Euribor, cui fa riferimento tale interesse variabile. Questo parametro rappresenta la media ponderata degli interessi delle banche europee nel rilascio di un prestito. 

Vantaggi e Svantaggi del Tasso Variabile

Il più evidente vantaggio che deriva dalla scelta del tasso variabile è sicuramente la possibilità di risparmio a lungo termine che si può prospettare. 

Se, infatti, l’andamento dell’economia è tale che gli interessi scendono in un determinato momento, diminuirà anche il costo della rata da rimborsare a differenza del tasso fisso che resterà costante.

In ogni caso, il tasso variabile è più conveniente del finanziamento a tasso fisso.  

 

Ovviamente, il rovescio della medaglia è dato dall’incertezza che deriva da tale tipologia di finanziamento; se la rata aumenterà di prezzo al posto di diminuire, bisognerà essere in grado di affrontare questo inconveniente. 

Ecco perché il tasso variabile è consigliato a chi ha un’entrata mensile elevata oppure a chi sa di poter affrontare possibili spese impreviste.

Soluzioni alternative al Tasso Variabile

Tasso Variabile con Rata Costante

Per ovviare a possibili fluttuazioni nel mercato, si può scegliere di sottoscrivere un prestito a tasso variabile con rata costante; in questo modo, l’importo della rata viene fissato e rimane uguale per tutta la durata del prestito; in caso di cambiamenti, varierà solo il numero delle rate, il quale aumenterà o diminuirà in base ai nuovi interessi. 

Tasso Variabile con Cap

Esiste anche il finanziamento a tasso variabile con cap, in questo caso è fissato il tetto massimo degli interessi, il quale non verrà superato; le rate potranno variare di importo ma si riuscirà ad avere un’idea generale, anticipatamente, di quello che si andrà a spendere per rimborsare il debito. 

Tuttavia ultimamente, come riporta questo articolo, i mutui con tasso variabile cap stanno avendo delle difficoltà di erogazione.

Tasso Misto

Infine, un’ultima soluzione, può essere la scelta del tasso misto, ovvero di quel prestito che permette, in un certo momento del rimborso, di passare dal tasso fisso a quello variabile o viceversa, per usufruire dei vantaggi di un cambio d’interesse economico.

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Tasso Fisso

Tasso Fisso

Esistono mutui, prestiti e finanziamenti a tasso variabile oppure a tasso fisso.  Scopriamo insieme quali possono essere i vantaggi e gli svantaggi del tasso fisso.

Come funziona il tasso fisso?

Con finanziamento a tasso fisso intendiamo quella tipologia di credito – di solito si parla di credito al consumo per l’acquisto di beni o servizi – in cui gli interessi avranno un importo fissato al momento della firma del contratto. 

Questa percentuale di interessi, perciò, non verrà mutata per l’intera durata del prestito, da qui la definizione di ‘tasso fisso’. 

Gli interessi fissi permettono di ottenere rate di cifra prestabilita, senza cambiamenti nel corso del rimborso.

Tasso Fisso - Cessione del Quinto Online

Per calcolare la percentuale d’interesse fisso, banche e finanziarie fanno riferimento ad un indice più generale detto indice Eurirs, il quale è calcolato sulla base del flusso di scambio monetario tra le banche europee.

Scopri qual è il tasso fisso dei mutui di oggi.

Vantaggi e Svantaggi del Tasso Fisso

In generale, la maggior parte dei clienti preferisce scegliere un prestito, e soprattutto se si parla di un mutuo, con tasso fisso poiché si ha la garanzia data dall’ammontare prefissato delle rate; inoltre, si ha una maggiore stabilità derivata anche dal non essere dipendenti dalle variazioni nell’economia a livello europeo. 

Questa sicurezza è preferibile per tutti coloro che percepiscono un reddito mensile garantito ma ridotto; oppure per tutti coloro che sottoscrivono un finanziamento o un mutuo di lunga durata, in modo da sapere fin da subito cosa si andrà a pagare tra 30 o più anni. 

 

Al contrario, proprio il fatto di non seguire l’andamento dell’economia può essere anche uno svantaggio; se, difatti, in un tale momento, ci fosse una tendenza al ribasso negli interessi, con il tasso fisso non si andrebbe a cogliere l’opportunità che il costo della rata si abbassi – cosa che, diversamente, il tasso variabile prevede. 

Se, invece, le previsioni, basate sull’andamento dei tassi passati e presenti, prevedono un futuro aumento degli interessi, affidarsi al tasso fisso converrebbe, rispetto alla scelta del tasso variabile. 

Inoltre, le spese per attivare un mutuo a tasso fisso sono più elevate rispetto a quello dell’altra tipologia.

In Conclusione

Non esiste in assoluto un tasso preferibile ad un altro, poiché l’economia è sempre in continuo cambiamento e le esigenze dei singoli sono le più diverse.

Una soluzione alternativa si ritrova nel finanziamento, in particolare nel mutuo, a tasso misto; con tale scelta si può decidere di cambiare tipologia di interesse qualora le condizioni del mercato mutassero radicalmente.

Il nostro consiglio è quello di informarsi a dovere prima di accendere qualsiasi prestito. A questo fine, ti consigliamo di leggere anche i nostri articoli sul significato del TAN e sulla definizione del TAEG, in quanto sono dei termini che incontrerai sicuramente nella stipula di un qualsiasi mutuo o prestito.

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TAEG Significato

TAEG Significato

È sempre bene, quando si sottoscrive un finanziamento, conoscere i termini con cui si ha a che fare; tra questi, rientra sicuramente la parola TAEG.

Che cos’è il TAEG?

Con l’acronimo TAEG andiamo ad indicare un tasso d’interesse detto ‘Tasso Annuo Effettivo Globale’.

Come il suo simile TAN, anche il TAEG indica gli interessi che si pagheranno con il rimborso del denaro richiesto; al contrario, tuttavia, gli interessi non saranno quelli calcolati sulle rate di mese in mese, come nel TAN, bensì si parlerà del costo totale del finanziamento. 

Per tale motivo, è il tasso d’interesse che indica la maggiore o minore convenienza di un prestito o di un mutuo

 

Il Tasso viene indicato con una percentuale, la quale è calcolata partendo dalla cifra netta che verrà accreditata sul conto del cliente.

TAEG significato - Cessione del Quinto Online

Il TAEG risulterà sempre più alto del TAN perché nel calcolo della sua percentuale sono comprese anche le spese accessorie dell’intero prestito o del mutuo; ecco alcuni esempi:

  • Spese per l’incasso della rata;
  • Spese di apertura della pratica e della sua gestione;
  • Spese d’istruttoria;
  • Spese assicurative;
  • Oneri fiscali (ad esempio la marca da bollo);
  • Spese per un eventuale intermediario nel finanziamento.

Proprio per questa ragione, è bene sapere che spesso il TAEG viene indicato con la sigla ISC, Indice Sintetico di Costo

Non sono compresi nel TAEG tutti i costi relativi alle singole agenzie cui ci si rivolge, ad esempio le spese notarili al momento della sottoscrizione di un mutuo.

Dove si può consultare il TAEG?

Per informarci riguardo la percentuale cui ammonta il TAEG e valutare quale sia il prodotto finanziario a noi più adatto, basterà richiedere il foglio precontrattuale all’agenzia cui ci si rivolge: il SECCI/IEBCC.

 

Tale documento è obbligatorio per Legge e, se richiesto dal cliente, deve essere rilasciato gratuitamente allo stesso e senza l’obbligo di una successiva firma del contratto presso la medesima agenzia.

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TAN Significato

TAN Significato

Nel momento in cui si cercano informazioni riguardanti i finanziamenti, ci si imbatte sempre nell’acronimo TAN.  Ma cosa significa realmente questa parola?

Definizione di TAN

Con la sigla TAN, indichiamo il Tasso Annuo Nominale ovvero un tasso d’interesse applicato sui vari finanziamenti richiedibili. 

Questo interesse è un tasso puro e si applica in percentuale sulla base della somma concessa al cliente e dovrà essere da esso ripagato al finanziatore alla fine di ogni anno di finanziamento o mutuo. 

Nella realtà dei fatti, invece, questa percentuale viene dilazionata e pagata in piccole parti con ogni rata, così da non incidere troppo sul conto finale. 

TAN significato - Cessione del Quinto Online

Come abbiamo già accennato, il TAN è un interesse puro, perciò all’interno del suo calcolo non vengono inserite le spese aggiuntive come quelle d’istruttoria o di gestione della pratica.

Queste, al contrario, sono prese in considerazione con il TAEG, un secondo tasso d’interesse. Se vuoi approfondire le differenze tra TAN e TAEG, leggi questo articolo su prestiti-inpdap.com.

Calcolo del TAN

Il Tasso Annuo Nominale è sempre da tenere in considerazione poiché il suo valore incide sul costo finale del prestito o del mutuo. 

Il suo calcolo varia sulla base della tipologia di finanziamento prescelta. 

Nei finanziamenti a tasso fisso, da una parte, viene calcolato sulla base degli indici di interesse medi delle banche europee (Eurirs, Euro Internet Rate Swap) insieme allo spread (guadagno lordo della finanziaria). 

Con i finanziamenti a tasso variabile, dall’altra parte, il TAN si va a calcolare sulla base di altri indici come l’Euribor (Euro Inter Bank Offered Rate), il tasso BCE (l’interesse medio della Banca Centrale Europea) e, di nuovo, lo spread

Tutti questi indici percentuali qui sopra nominati, sono consultabili online in qualsiasi momento. 

Dove posso trovare il TAN? Il documento SECCI

Prima di firmare il contratto definitivo per ottenere un prestito o un mutuo, è bene informarsi sui tassi d’interesse e valutare diverse offerte. 

Per fare ciò, ogni finanziaria o banca elargisce al cliente il cosiddetto SECCI.

Il SECCI altro non è che un documento precontrattuale in cui vengono inserite tutte le specifiche del servizio finanziario richiesto, da consultare prima di apporre la propria firma sul contratto. 

Tra le varie altre informazioni, ritroviamo anche il TAN con la sua percentuale ma anche il TAEG, oppure i costi dell’assicurazione ed altro simile. 

Per legge, ogni agenzia è obbligata a rilasciare gratuitamente questo modulo, qualora venga richiesto dal cliente.

Come calcolare rapidamente il TAN mensile

Come ultima parentesi, vediamo come il Tasso Annuo Nominale va ad incidere sulla rata mensile. 

Questo si può trovare attraverso un semplice calcolo matematico. 

Ad esempio, ipotizzando un TAN del 5%, come prima cosa si dovrà dividere tale numero per 12, ovvero il numero di rate in un anno.

  • 5% : 12 = 0,42% (arrotondato per eccesso)

Supponendo un debito residuo di 50mila Euro, andremo a moltiplicare questo valore con la nuova percentuale ricavata qui sopra.

  • 50 000 Euro X 0,42% = 21 000 Euro

Questa cifra, come ultimo passaggio, dovrà essere divisa per 100, per togliere la percentuale.

  • 21 000 : 100 = 210 Euro

Ogni rata mensile, di conseguenza, comprenderà 210 Euro di interessi

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