Con la cessione del quinto Inpdap parliamo dei prestiti dedicati ai dipendenti di aziende ed enti statali, pubbliche o para pubbliche e per i pensionati. Per queste categorie di lavoratori, richiedere un finanziamento con la cessione del quinto presenta numerosi vantaggi.
Questa particolare forma di accesso al credito si basa sulla trattenuta di un quinto dello stipendio netto mensile o dell’assegno pensionistico. In questo modo il richiedente della somma non dovrà preoccuparsi di rinnovare ogni mese il pagamento e può richiederlo anche se risulta essere un cattivo pagatore.
Usufruendo della cessione del quinto dello stipendio o della pensione bisogna anche considerare il piano di rimborso. In questo caso avremo una durata massima di 120 mesi, cioè dieci anni in cui è possibile terminare e, quindi, restituire la somma erogata dalla banca o dall’agenzia finanziaria.
Nel caso in cui si parla di pensionati in età particolarmente avanzata la durata massima può essere ridotta a 60 mesi. Il tasso, inoltre, resta fisso per tutta la durata del finanziamento e sarà inferiore alla soglia anti usura.
Ci sono state alcune novità da questo punto di vista, infatti da gennaio 2022 sono state apportate delle modifiche. Le principali novità riguardano la cessione del quinto Inpdap 2022 con l’entrata in vigore di nuove regole in merito i tassi ed all’erogazione del credito dedicato ai pensionati. Gli aggiornamenti riguardano i tassi soglia relativi al Taeg da applicare ai prestiti su cessione del quinto della pensione. Il 5 gennaio l’Inps ha reso noto che, in seguito al decreto del 21 dicembre 2015, il Ministero dell’Economia ha indicato i nuovi tassi effettivi globali medi (TEGM) ai quali banche e finanziarie dovranno attenersi dal primo gennaio al 31 marzo 2019.
In sintesi i tassi cessione del quinto relativi ai finanziamenti erogati in modo diretto dall’Inps a dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali sono i seguenti: